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Fare trading online non significa investire, ma speculare
- Luigi Matarazzo,  28 Mar 2019
Vi do una brutta notizia, in Italia esiste questa credenza assolutamente contorta che fare trading sia la stessa cosa che investire.

Ora, appena leviamo gli inglesismi succede questo:

Speculare sui prezzi delle azioni con una leva finanziaria 100:1 è lo stesso che investire in un azienda.

Sembra uguale?

"Hai dei soldi investiti da qualche parte?"

"Si, speculo sui prezzi delle azioni indebitandomi con il broker per poter operare"

"Si, compro e vendo velocemente sperando che i prezzi salgano nel frattempo"

"Si, faccio operazioni online di compravendita azioni/valute/materie prime, puntando ad alti rendimenti"

Come capite anche voi, questo non è investire, è speculare sui prezzi.

E non c'è niente di male, davvero. Speculate pure, ma non chiamatelo investimento.

E se fate trading, va bene, ma lasciatevi suggerire un paio di cose:

1. Dovete sapere come gestire il rischio e il debito;

2. E' un lavoro a tempo pieno, non cadete nella trappola di chi vi dice che basta un'ora al giorno e "guadagnare mentre si dorme";

3. Volete battere il mercato? Non ci riuscirete nel lungo periodo. Ci riescono a mala pena gli hedge fund e le grandi istuzioni finanziarie, con schiere di analisti e strumenti all'avanguardia. Perché dovresti farcela tu, dipendente statale con 10.000 sul conto trading e zero esperienza?

4. Non fatevi indottrinare da chi vi promette rendimenti del 50% ogni anno, non esistono e chi li promette ti sta truffando;

5. Siete in balia degli operatori istituzionali, dei broker e di chi "fa il mercato", che speculano su di voi;

6. Se operate nel breve periodo state scommettendo sull'andamento dei prezzi.

7. Nonostante questo volete comunque divertirvi con il trading? Fatelo, ma USATE SOLO IL 5-10% DEL VOSTRO CAPITALE, mettendo in conto che quei soldi potreste perderli. E se li perderete, obbligatevi a non metterci altri soldi.

Mi ringrazierete dopo.

Non vi basta?

Ray Dalio, hedge fund manager di Bridgewater Associates LP, gestore di 124,7 miliardi (si... miliardi) di dollari, suggerisce che...

...l'investitore medio privato non dovrebbe tentare di giocare a fare il trader.

Traduciamo le sue testuali parole dal video:

"L'investitore medio deve iniziare a pensare ad investire allocando il portafoglio in asset diversificati, non tentare di scommetere al tavolo o di vincere il mercato. Guarda, anche io sono spaventato di sbagliarmi nel mercato. Non è facile vincerlo. E' più difficile vincere nel mercato che competere alle Olimpiadi.

[...] Penso che l'investitore medio, e quasi chiunque, non può competere con professionisti come noi e altri (grandi operatori finanziari, NdR), non può fare scommesse o entrare e uscire dal mercato in modo tattico, perché probailmente perderà."

Non credo ci sia da aggiungere molto altro. Se non che i suoi libri sono essenziali da leggere e per trarre spunti interessanti. Consiglio "I Principi del Successo" (2017) e "Big Debt Crises" (2018).

Altro motivo per cui bisogna stare attenti: High Frequency Trading (HFT).

Il mondo del trading sta cambiando. Gli umani stanno scomparendo e stanno lasciando il posto alle macchine. HFT è il trading ad alta frequenza effettuato da computer molto potenti che muovono grandi quantità di denaro e svolgono numerose operazioni riducendo i tempi operativi in microsecondi.

Questo avvantaggia i grandi operatori nei confronti dei più piccoli che non hanno accesso a queste piattaforme da milioni di dollari, soprattutto sulla velocità di esecuzione degli ordini.

Inoltre, l'algoritmo è sempre in costante sviluppo e il machine learning è già un sistema implementato nelle strategie di trading dei giganti della finanza.

Ma come pensate di competere? Nel trading si lavora con calcoli avanzati, numeri, grafici, medie e diversi strumenti statistici derivanti dalla matematica finanziaria, dati analitici, etc. tutte operazioni in cui i computer da anni hanno superato la velocità e abilità dell'uomo. 

Ripeto, potreste farcela. Ma pensate che dovrete lavorare davanti a uno schermo per tutto il giorno, cercando di battere il mercato ed evitando nel frattempo di  perdere soldi. 

Nel caso siate ancora motivati, auguri.

Ci sarebbe altro da dire, ma per oggi va bene. Magari avete le idee un po' più chiare.

Noi di Mata & Associates non facciamo trading e non insegnamo il trading. Insegniamo invece ad investire nel lungo periodo e con un portafoglio diversificato, che mitiga il rischio e cerca di tenere bassa la volatilità. Esattamente come suggerisce Ray Dalio.

Se vuoi imparare come fare, iniziamo dalle basi. Clicca qui sotto!

Fidati, ti sarà utile!
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Luigi Matarazzo
Luigi è un imprenditore italiano e investment banker con esperienza pluriennale nei mercati finanziari e in operazioni di investimento del settore finanziario della City, a Londra. Ha un track record per aver battuto il rendimento di mercato negli anni seguendo le orme del "Value Investing", filosofia e materia insegnata da Benjamin Graham e adottata dall'illustre Warren Buffet da più di 70 anni. 
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